“Nel jazz, il cuore dell’improvvisazione non è suonare le note trascritte sugli spartiti già scritti ma… suonare la nota che non c’è, quella nota che sarà solo tua quindi unica.”
Società Milanese di Psicoanalisi
Nasce, il 5 ottobre 2020, dal desiderio di costruire un luogo di confronto e di formazione dello psicoanalista aperto alla contemporaneità nelle sue molteplici trasformazioni e alla pluralità dei linguaggi dei saperi umani. Per questo la SMP si riconosce in un sapere aperto e sempre in ascolto dell’imprevedibile che emerge dalla realtà.
Abbiamo desiderato questa nascita nel tempo dell’emergenza sanitaria, tempo in cui ci siamo sentiti tutti toccati dalla minaccia di un nemico invisibile e letale. Questa pandemia ci ha minati alla radice, ha fatto emergere in un doloroso primo piano tutta la fragilità umana, tutta la necessità di proteggerci e proteggere gli altri senza smettere di far segno di vita nei legami. Pensare a una fondazione in questo tempo testimonia la resistenza della vita sulla morte. Sono all’incirca queste le parole con cui Massimo Recalcati ha scaldato l’agghiacciante primavera del 2020 e soffiato sulle ceneri di esperienze passate riaccendendo un fuoco vivo. Qualcosa resiste, non si riduce: si tratta del desiderio di far esistere un luogo di formazione dello psicoanalista, tenuto vivo dalla singolarità irriducibile di ciascuno e orientato dalla responsabilità soggettiva dell’etica della psicoanalisi.
La nostra comunità riconosce nella voce di ogni singolo socio la possibilità di proseguire e di attualizzare le radici del lavoro teorico di Freud, di Lacan e dei suoi eredi, ispirandosi così ad una psicoanalisi laica, libera dai dogmatismi teorici, e dalle derive ideologiche e “securitarie”. La storia della psicoanalisi è costellata da eventi in cui è prevalsa la difesa e la chiusura, allo stesso tempo non è mai stata dimenticata la spinta dissidente del desiderio, feconda di parole, pensieri e iniziative vitali.
Riteniamo che, nell’epoca contemporanea, quella “dissidenza del desiderio” sia la linfa vitale per il nostro percorso nella SMP. Desideriamo così valorizzare la voce di ogni singolo, percorrere sentieri teorici di formazione permanente che siano critici verso ogni conformazione.
Nella città di Milano nasce una delle Società Cittadine di Psicoanalisi, insieme a quelle che si sono già costituite a Palermo, a Pavia e Trieste ed altre nascenti.
Conoscere la Teoria, applicare bene la tecnica, scrivere un libro sono passaggi fondamentali per uno psicoanalista; ma tutto ciò non basta a testimoniare degli effetti della formazione. Il sapere e il percorso curriculare non è garanzia che ci sia “dello psicoanalista”.
Uno psicoanalista non si installa una volta per sempre. E’ nella propria analisi portata fino in fondo che ciascuno fa esperienza dell’incontro con il proprio reale. Si fa esperienza della possibilità della riscrittura di una verità. Nell’analisi si fa esperienza della forza dell’après-coup, dell’esistenza di una prospettiva inedita sul trauma, di una chance inattesa per la propria vita, di una possibilità di riscrittura.
Poter testimoniare giorno dopo giorno di questo evento, di questo incontro col nuovo, nei legami e nella collettività, è una proposta inedita per una comunità di lavoro. Si tratta di abitare un posto nella comunità analitica come vivi, di farsene qualcosa di generativo del proprio godimento, nell’uno per uno, nella radicale singolarità di ciascuno, orientati dalla responsabilità soggettiva verso il proprio desiderio: testimoniare della propria cifra, irriducibile e singolare, in quanto eccedenza, assumendosi il movimento dell’Uno verso l’Altro.
Infine abbiamo scelto che la SMP sia dedicata a Elvio Fachinelli, psicoanalista milanese, perché riteniamo che il suo pensiero, la sua ricerca teorica, la sua prassi clinica, il suo radicamento nel tessuto cittadino abbiano tracciato quei principi etici che ci costituiscono e ci orientano nel campo della psicoanalisi.
Confidiamo per il futuro che la SMP sia sempre più un luogo, una “casa”, in cui lasciare abitare il nostro desiderio e continuare a respirare della vitalità che ancora oggi intravediamo nella psicoanalisi.
Presidente
Ombretta Prandini
Vice-presidente
Roberta Celi
Segretario
Nicola Felici
Consigliere
Erica Ferrario
Consigliere
Elena Ferrante
Consigliere
Eleonora Guglieri
Consigliere
Francesca D’Oronzio
Consigliere
Andrea di Silvio