“Un’apertura all’incontro con la differenza, che è ponte di contro al muro d’un sapere che si chiude”
Società Triestina di Psicoanalisi
Trieste è città di confine, attraversata dalla Bora e dalle genti d’Europa, è porto di mare.
Qui nasce e torna, unico italiano formatosi alla scuola di Freud, Edoardo Weiss, psichiatra e analista investito dal non facile compito di creare un movimento psicoanalitico in Italia.
Un ingresso turbolento, che fatica a radicarsi, che non trova vero spazio di possibile messa in comune al di là della chiacchiera da caffè: Weiss, isolato e scoraggiato, si sposta a Roma e sarà lì che fonderà la Società Psicoanalitica Italiana.
Quel che è mancato, agli albori della psicoanalisi in queste terre – al di là della complessa congiuntura storica – è stata una comunità capace di far attecchire i germogli portati con fatica da Vienna. Un gruppo capace di far circolare un discorso che – come scriveva un famoso paziente di Weiss: Umberto Saba – aveva la potenza di un uragano.
La Società Triestina di Psicoanalisi nasce da qui, dalla consapevolezza di un incontro mancato tra la psicoanalisi e la città, da un’eredità storica che va riconquistata, dalle “porte aperte” che qualche anno dopo sono state spalancate da Basaglia. Aperte ad altri saperi, a voci diverse, a lingue straniere alla nostra.
Presidente Laura Zancola Vice-presidente Francesca Perini Segretario Benedetta Moras Tesoriere Stefania Pertoldi Consigliere Aldo Becce Consigliere Mariela Castrillejo Consigliere Anna Cicogna Consigliere Paola Gottardis