L’INCONSCIO E LA CITTÀ
Workshop interdisciplinare
25 Marzo 2025
Sapienza Università di Roma - Edificio di Geologia-Mineralogia (CU005).
Aula Ponzi 2, Città Universitaria
Quali questioni si aprono se si effettua un confronto tra i due lemmi Inconscio e Città? Come intendere la città in quanto metafora dell’Inconscio?
Così come l’inconscio si materializza nella città, così la città, intesa come palinsesto vivo, costruito non solo da forme culturali ma anche da corpi, sintomi, angosce, traumi, pulsioni e desideri, supera gli stessi corpi che la abitano e che attraversano i suoi spazi. Allo stesso modo, l’inconscio sarà non solo un territorio intangibile della psiche individuale ma si manifesterà nella collettività, nelle strutture culturali, nei rituali urbani, negli spazi che creiamo e abitiamo.
Laddove l'inconscio è costituito da tracce, sedimentazioni, arresti e riprese, riapparizioni e scomparse così la città appare costituita da rovine, segni di passaggi, costruzioni e demolizioni, edifici accumulati ancorati a corpi sovrapposti e spazi senza nome.
Le identità di una città non sono necessariamente quelle che vengono sedimentate nella monumentalità e nelle sue manifestazioni esplicite, piuttosto si ri-configurano come forme interstiziali, modi dell’idem e dell’ipse, legati a forme di ri-appropriazione dello spazio, non necessariamente progettate e non intenzionali: aperte quindi alla logica della contingenza. Entrambi concepiti come spazi altri in cui la figura dello psicoanalista che tratta il resto prodotto dal lavoro dell’analisi e quella del sociologo che studia e tratta del margine si scopriranno in reciproche assonanze.
Questi due lemmi saranno al centro del convegno, il confronto tra i due, il loro annodamento e la loro contaminazione, insieme agli effetti attesi da questo binomio fisico e concettuale che continuamente interagisce.
Programma
Introduce
Letteria G. Fassari, DiSSE, Arpa - Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica
Ore 9.15 / 10.45 PANEL 1 - ABITARE L’INCONSCIO
Valentina Galeotti, Psicoterapeuta Jonas Roma, Società Romana di Psicoanalisi, IRPA, in dialogo con Alfredo Pirri, Artista
IMPRONTE
Cristina Muccioli, Teorica dell’arte, Istituto Marangoni, Milano
GALLINE, PAPAVERI E FANTASMI DI MUSCHIO. LA CITTÀ RIMOSSA DELLE DONNE E DEI BAMBINI
Stefania Portaccio, Poetessa, Saggista, Analista biografico, Società Romana di Psicoanalisi
LETTURE
Modera: Susanna Carbone, Filosofa, Analista biografico, Società Romana di Psicoanalisi
Ore 11.00 Coffee break
Ore 11.30 / 13.00 PANEL 2 - MARGINI, CONTROLLO E INCONSCIO URBANO
Paolo Do, Ricercatore/progetto DiSSE-Sapienza e Gioia Pompili, Ricercatrice/progetto DiSSE-Sapienza
LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA: RICERCHE DAL MARGINE
Simone Gobbo, Architetto, IUAV Venezia
LA DIMENSIONE DEL CONTROLLO. ARCHITETTURE E TEORIE
Emilio Riccioli, Psicoterapeuta, Jonas Roma, Società Romana di Psicoanalisi, IRPA, in dialogo con Alessandra Morelli, già Funzionario Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)
LA CITTÀ SENZA INCONSCIO?
Modera: Benedetta Silj, Filosofa, Analista biografico, Società Romana di Psicoanalisi
Ore 13.00 / 13.15 Discussione e chiusura lavori della mattina
Ore 13.15 / 14.30 Pausa pranzo
Ore 14.30 / 16.30 PANEL 3 - TRACCE E RISIGNIFICAZIONI
Chiara Massari, psicoterapeuta, Jonas Roma, IRPA
LA CITTÀ NELLA CLINICA: JONAS COME ISTITUZIONE
Cristiana Fanelli, Psicoanalista ALI Roma, IRPA
I LUOGHI DI MARGUERITE DURAS
Maurizio Balsamo, Psicoanalista SPI/IPA, IRPA
L’INCONSCIO AL PLURALE. LE CITTÀ COME MODELLI DELLO PSICHICO
Lorenzo Alvisi, Psicologo clinico, Filosofo, Società Romana di Psicoanalisi
IL NEGATIVO E IL DISAGIO NEI GIOVANI CHE ATTRAVERSANO LA CITTÀ
Modera: Francesca Botta, Psicoterapeuta, Jonas Roma, Società Romana di Psicoanalisi
Tavola rotonda conclusiva
Conduce: Rossella Lacerenza, Psicoanalista SPI/IPA, Società Romana di Psicoanalisi
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Modalità da remoto e in presenza.
Per info e iscrizioni rivolgersi a